Un capitolo singolare. Collegato alla storia della parrocchia e al parroco Mons. Dedè, direttore spirituale di madre Cabrini. Siamo nella seconda metà del 1800. Il secolo dei “lumi”, in cui domina l’ideologia liberale. Il tempo in cui si svolgono gli avvenimenti che portarono all’unità d’Italia, con contrasti non da poco nei confronti del Papa Pio IX e con la Chiesa cattolica.
La chiesa ordina ai fedeli di non partecipare alla vita politica ma spinge le sue forze in ambito sociale. Ecco allora a Sant’Angelo Lodigiano la creazione dell’Ospedale Delmati e in esso uno spazio per “i vegiòn” (gli anziani). E’, verso il 1870, l’inizio di una attenzione e di una cura specifica per le persone avanti in età. Senza risorse proprie e con problemi sanitari. La crescita (in tutte le dimensioni) dell’Ospedale porta con sé lo sviluppo anche degli interventi per gli ospiti di età avanzata e nelle condizioni di malattia e solitudine. Sarà nel secolo XX, e più precisamente negli anni 50, che avverrà il distacco dall’Ospedale, con la realizzazione di una “Casa di Riposo” a sè stante, e capace di ospitare almeno un centinaio di persone, aperta alle persone della Parrocchia di Sant’Angelo e anche di altri luoghi, in condizioni di bisogno. L’iniziativa è, questa volta, del parroco Mons. Giuseppe Molti, attivissimo e grande oratore, il quale avendo ottenuto la donazione di un’area alla periferia del Comune, lascia uno spazio per l’edificazione di un lotto con “case popolari” e il resto per la “Casa di Riposo”. La struttura si edifica, anche se l’iniziatore non la vedrà finita. Però il suo feretro (agosto 1961) farà visita alla Casa di Riposo quasi ultimata. Sarà inaugurata e ingrandita dal suo successore: Mons. Antonio Gaboardi, parroco dal 1961 al 1985.
Il pressoché totale rifacimento della Casa occuperà gli anni 1986-1991. Ampliata, potrà ospitare 130 anziani, in camere a 1, 2, 3 letti, tutte con il proprio bagno. E’ dotata di una “palestra” ben attrezzata, di servizi di fisioterapia, animazione, socio-educazione, musico-terapia, pet-terapy; con medici specialisti, infermieri professionali 24 ore su 24, ausiliari socio-assistenziali, operatori socio-sanitari. Negli ultimi anni i servizi tutti sono stati potenziati e riorganizzati. Gli ospiti sono sistemati in “cinque nuclei” con spazi e personale proprio, secondo le recenti normative regionali. La qualità dell’assistenza è pertanto notevolmente migliorata e resa più adeguata alle condizioni e ai bisogni delle persone in ogni nucleo. Accanto alla Casa di Riposo è stato edificato e inaugurato nel 2005 un Centro Diurno Integrato, che ospita 30 anziani. E’ aperto 6 giorni la settimana, dal lunedì al sabato. E’ stato realizzato per dare un aiuto alle famiglie e consentire agli ospiti di non lasciare la propria casa, il proprio ambiente di vita. E, se necessario, preparare l’ingresso in Casa di Riposo, senza traumi, con una certa conoscenza-esperienza di quest’altro ambiente.
Oltre 100 operatori dipendenti animano e servono la struttura. Accanto ad essi operano i volontari, che consentono di rispondere prontamente alle esigenze degli anziani, soprattutto quelli affetti da particolari patologie, con disturbi accentuati. La comunicazione affettiva, gioiosamente espressa, è per loro la cura più efficace. Per gli operatori dipendenti, per i volontari, per i familiari (e anche per chi ha interesse) la Fondazione Madre Cabrini, gestore della Casa di Riposo, organizza ogni anno corsi di aggiornamento di prima grandezza.
Don Carlo